Anche se negli ultimi mesi troviamo sempre maggiori notizie ed eventi dedicati al marketing di prossimità, è molto probabile che quando parliamo di proximity marketing, tu non sappia ancora con certezza con cosa davvero abbiamo a che fare. Per questo, dopo esserci chiesti cosa sono i beacon e come funzionano, cerchiamo qui di chiarire meglio che cos’è il proximity marketing, quali sono gli strumenti e le tecnologie che potrebbero permetterti di utilizzarlo e, soprattutto, quali sono i vantaggi che può apportare alla tua attività o alla tua esperienza di utente.
Al di là dei dettagli e delle specifiche considera subito cos’è il proximity marketing può essere inteso come una soluzione per attrarre e favorire l’interazione con un cliente che si trova in prossimità o all’interno di uno spazio fisico. Lo spazio fisico in questione potrebbe essere un mezzo di trasporto, un negozio, un museo, un centro congressi o uno spazio di coworking e, ancora, un parco divertimenti, una nave da crociera o il capannone di un’azienda manifatturiera.
Il proximity marketing, infatti, è tutt’altro che un’altra fumosa chimera della rivoluzione digitale o una tecnologia complessa che richiederà ancora molto tempo per essere applicata: anche se maggiormente diffuse negli Stati Uniti, soluzioni di comunicazione e marketing di prossimità sono state già adottate con successo, solo per fare qualche esempio, in città europee come Amsterdam che le hanno utilizzate per rendere più efficaci il trasporto pubblico e i servizi turistici, per migliorare la fruizione della sede museale della Reggia di Venaria a Torino o l’esperienza dei viaggiatori di MSC crociere.
A prescindere da quale sia il contesto dove sceglierai di applicare la tua soluzione di proximity marketing devi conoscere con sicurezza le caratteristiche di questo strumento: solo così riuscirai a sfruttare tutte le sue potenzialità al meglio.
Si tratta di una leva che puoi utilizzare in un contesto fisico ben circoscritto e delimitato: il marketing e la comunicazione di prossimità sfruttano, infatti, differenti tecnologie (come il GPS, il Wifi, gli NFC e, soprattutto, il Bluetooth e gli iBeacon) che implicano la presenza fisica di un utente, o di un cliente, in uno spazio, e una precisa azione dell’utente stesso che, in tal modo, attiva l’azione di marketing vera e propria.
Da queste semplici coordinate è facile comprendere come l’aspetto che maggiormente caratterizza il proximity marketing è l’interazione fisica con il cliente: le azioni promozionali nella quali quest’ultimo sarà coinvolto rappresentano, quindi, una valida opportunità per aumentare le vendite del retail offline, sfruttando al meglio i vantaggi di tecnologie che hanno come loro obiettivo finale quello di rendere più piacevole e ricca di informazioni la customer experience del cliente e di aumentare la brand awareness.
Puoi considerare il proximity marketing come uno strumento innovativo da utilizzare per sviluppare un nuovo canale di comunicazione, ti consiglio però di integrare questa risorsa in una strategia di content marketing multicanale perché ti consente di finalizzare molte delle azioni svolte online per pubblicizzare e far conoscere il tuo brand, i tuoi servizi e i tuoi prodotti, in un’esperienza davvero unica. Un’esperienza (di acquisto, di formazione, di scoperta, di divertimento) che, pur restando concreta, tangibile e vicina, diventa un’occasione per attrarre e soddisfare i tuoi clienti o i tuoi visitatori, offrendogli un contenuto discreto e allo stesso tempo invitante, perché capace di offrire quel che riesce a soddisfare al meglio le sue esigenze, in un luogo e in un momento specifici.
Consideriamo qualche esempio pratico per comprendere almeno alcune delle opportunità offerte dall’integrazione degli strumenti del proximity marketing in una strategia complessiva di digital marketing.
Immagina di essere in un grande magazzino, tra gli scaffali di articoli di elettronica. Immagina di aver bisogno di un nuovo cellulare ma di non sapere cosa fare per scegliere il modello più adatto a te. Cosa potresti fare? Molto probabilmente chiederai, ancora un volta, forse l’ultima, l’aiuto del tuo vecchio cellulare che sta per passare a miglior vita. Metterai la mano in tasca, lo prenderai e inizierai a cercare su Google informazioni sul modello di cellulare che più farebbe al caso tuo. Potresti scrivere il brand che più preferisci seguito da una frase come “sotto i 300 euro” oppure potresti scrivere una frase del tipo “smartphone con fotocamera 13.000 pixel” se ti piacciono le foto e Instagram. Qualunque sia la cosa che scriverai, però, tra i risultati troverai solo dei link che ti portano su ecommerce di elettronica senza averti mostrato ciò che davvero può fare al caso tuo.
Con il proximity marketing tutto sarebbe più semplice: se sei il gestore del negozio di elettronica e cellulari potresti inviare agli utenti che si avvicinano agli scaffali delle differenti case produttrici di cellulari, un’offerta differente per ciascun brand. Se, invece, sei il cliente alla ricerca del nuovo smartphone, con una semplicissima notifica, avresti a disposizione sul tuo (vecchio) cellulare la scheda prodotto del nuovo smartphone (che vorresti acquistare) con un vantaggioso sconto sul prezzo e tutte le caratteristiche tecniche, dalla definizione della fotocamera ai Giga della scheda dati.
Perché parliamo di un content marketing più vicino? Chiunque si occupi, anche superficialmente di marketing digitale sa benissimo che i contenuti sono davvero importanti per determinare il successo di un prodotto o di un servizio. Proprio per questo, negli ultimi anni, chiunque si occupi di contenuti ha cercato di individuare il modo migliore, più veloce e più efficace, per offrirli a un cliente.
Anche se il web lo frequenti solo come utente, sai bene che la versione mobile di un sito web o di un ecommerce viene costantemente migliorata e che in molti casi, per un prodotto o un servizio, trovi un’apposita app anziché una versione mobile del sito.
In questo modo però tutto rimane online e, soprattutto, si ferma fuori dalla porta del negozio, fuori dalla sala congressi, prima del porto dove sei sbarcato, insomma, lontano dalla realtà.
Con il proximity marketing, e la comunicazione di prossimità, i contenuti, invece, entrano nel punto vendita, arrivano nei tuoi eventi e, grazie alla possibilità di integrare le soluzioni Beekon al tuo CRM aziendale, si adattano alla preferenze, ai gusti e ai bisogni che il tuo cliente o il tuo visitatore ha in quel momento.
I vantaggi del proximity marketing? Osserviamo solo quelli più evidenti. Inviare una notifica con uno sconto al tuo cliente, proprio quando si trova in negozio, potrebbe aumentare il numero di articoli che metterà nel suo carrello mentre fargli arrivare le slide dei relatori durante un congresso scientifico potrebbe fargli valutare più positivamente l’evento al quale sta partecipando.
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