Conosci davvero i beacon, cosa sono questi dispositivi di cui si parla sempre più spesso negli ultimi anni? Rispondere a questa domanda è davvero importante se vuoi comprendere a pieno quali sono i principali vantaggi di questa tecnologia e le sue potenzialità.
Iniziamo da un aspetto molto semplice: la pronuncia. Beacon si legge “Bicon“; nulla a che vedere, quindi, con il becon che gli inglesi gustano a colazione insieme alle uova strapazzate. Al di là della cucina e degli accenti però, il fattore più importante che devi tener presente per conoscere i beacon, cosa sono e il loro funzionamento è senz’altro la tecnologia. È infatti a quest’ambito che ti consiglio di guardare se vuoi conoscere le caratteristiche dei dispositivi hardware utilizzati in questa soluzione e se deciderai di approfondire le modalità con cui questi oggetti riescono a comunicare e a trasferire agli utenti molte informazioni diverse.
Se hai deciso di capire cosa sono i beacon, considera, innanzitutto, il significato di questa parola inglese in italiano: “beacon“, infatti, può essere tradotto con “faro“; per meglio dire, si tratta, infatti di un faro di prossimità, un sensore elettronico.
In altri termini quando vedi un beacon sei di fronte a un hardware di piccole dimensioni che, attraverso la tecnologia Bluetooth, può trasmettere dati ad altri dispositivi elettronici utilizzando reti wireless, ovvero reti senza fili.
Il sensore beacon, dunque, trasmette dei segnali ad alta frequenza (approssimativamente uno ogni secondo) in un raggio di un massimo di 50-70 metri. I dati trasmessi da un beacon sono elaborati tenendo conto del posizionamento GPS e possono essere captati da un altro dispositivo elettronico, come un smartphone o un iPhone con un’apposita app, che utilizzi la tecnologia bluetooth.
Esistono differenti tipologie di fari elettronici di prossimità a tecnologia beacon e diverse app che riescono a intercettare i loro segnali: anche se la gamma in cui scegliere è molto ampia, ricorda, però, i vantaggi di Beekon: una soluzione integrata e altamente brandizzabile che non ti offre sono un dispositivo hardware ma anche una app scaricabile gratuitamente e, se sei un imprenditore o un organizzatore di eventi, un software gestionale che ti consente di ottenere utili feedback sugli eventi e le altre attività per cui hai utilizzato la comunicazione di prossimità.
Cerchiamo però di conoscere meglio il funzionamento di questa affascinante e avveniristica tecnologia. Il beacon è un dispositivo elettronico di lunga durata e dai bassi consumi che non necessità di alimentazione elettrica dal momento che funziona mediante una batteria interna. Grazie alla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) i beacon inviano dei messaggi. All’atto pratico i beacon utilizzano un UUID, un identificativo univoco universale, ovvero un codice alfanumerico che viene interpretato dal software presente nel device che recepisce il messaggio. I codici trasmessi dai beacon hanno un raggio d’azione regolabile tra i 10 cm e i 70 metri e possono essere captati da un altro dispositivo elettronico, come uno smartphone o un tablet, provvisto di tecnologia bluetooth.
Ciò implica che:
Non basta sapere cosa sono i beacon per comprenderne a pieno i vantaggi e le potenzialità: ti consiglio di scoprire anche le loro caratteristiche fisiche per capire quanto questo strumento possa essere utile a fronte di un investimento economico limitato.
Nella maggior parte dei casi i beacon sono delle centraline rettangolari di pochi centimetri di lato, con una batteria: osserva la nostra BeekonBox e scopri com’è fatta, per sapere davvero di cosa parliamo.
Quando ti chiedi cosa sono i beacon ricorda sempre la metafora del faro: proprio come un faro, infatti, queste apparecchiature elettroniche emettono una luce o un segnale che viene captato da altri apparecchi presenti nel perimetro circostante.
I beacon sono, quindi, degli hardware, dei piccoli trasmettitori radio a bassa potenza e ad alta frequenza che, mediante la tecnologia bluetooth, riescono a monitorare la presenza di dispositivi mobili e a dialogare con essi.
Quando i dispositivi mobili (siano essi smartphone o tablet) che si trovano in prossimità del beacon sono provvisti dell’app che consente di decodificare i segnali emessi da esso, ecco, allora, che l’utilizzatore dell’app potrà ricevere differenti messaggi digitali in molteplici formati (una notifica contenente un’offerta promozionale, una mail, un testo in formato pdf, un’immagine, un video, una risorsa per il gaming).
Un dispositivo hardware beacon costa circa 50,00 euro e, se deciderai di utilizzarlo, dovrai richiedere l’aiuto di un professionista che conosca a fondo questa tecnologia e che lo installerà. Proprio per il loro limitato raggio d’azione (da un minimo di 10 cm a un massimo di 70 metri) generalmente non si acquista mai un solo beacon ma sono necessari almeno 3 o 4 sensori per coprire un’area indoor di piccole dimensioni come quella di un negozio o di una sala convegni.
In molti casi, oltre alle spese necessarie per i beacon, un cliente interessato a questa tecnologia si trova costretto a sostenere costi ulteriori per una app che ne consenta l’utilizzo: Beekon, invece, si propone come una soluzione integrata che prevede l’utilizzo di uno o più dispositivi hardware (la BeekonBox) ma anche di una app e di un software gestionale; l’app, già disponibile su Google Play e Apple Store, è scaricabile gratuitamente.
Anche se è meglio installare il (o i) beacon insieme a un professionista, questa azione non comporta impegni eccessivi: non servono buchi nei muri, non bisogna collegare cavi, scatole di derivazione o corrugati, né servono antenne. Basterà solo applicare i sensori, già provvisti di una batteria e caratterizzati da un consumo di energia molto ridotto che ne garantisce una lunga durata, e sarà possibile, attraverso una app, inviare ai tuoi clienti notifiche push e molte altre tipologie di contenuti.